Antonella Soldo: «Quello tedesco è un vero colpo al mercato nero, ora tocca a noi con la proposta di legge “Io Coltivo”»
Il Bundestag dice sì alla legalizzazione della cannabis. La Germania muove il primo vero passo verso la coltivazione per uso personale. In Italia l’Ass. Meglio Legale ha lanciato “io Coltivo”: la raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare che consenta la coltivazione domestica anche nel nostro Paese.
Meno di un anno fa, nel luglio 2023, il Ministro della Sanità tedesco Karl Lauterbach ha proposto una legge per la riforma del settore della cannabis volta a legalizzare, il possesso e la coltivazione per uso personale, oltre alla vendita tramite club autorizzati.
Con questo provvedimento lo Stato tedesco vuole consentire agli adulti di possedere e coltivare legalmente fino a tre piante di cannabis per uso personale.
Oggi – dopo una serie di dibattiti e interrogazioni – il Bundestag, il parlamento federale tedesco, ha approvato la legge con l’obiettivo di decriminalizzare l’uso della cannabis a partire dal prossimo aprile.
Per l’effettiva attuazione della norma, rimane – in calendario per il 22 marzo – il voto del Consiglio Federale Tedesco, il Bundesrat, ma alla luce dei numeri riscossi presso il parlamento, questa decisione non sembra poter cambiare le sorti della legge che porterà così alla legalizzazione della coltivazione domestica già dal 1 aprile 2024.
Dopo Lussemburgo e Malta, la Germania è il primo grande stato europeo ad avviare un processo di legalizzazione volto a favorire un vero controllo nei confronti di questa sostanza, evitando così ai consumatori di doversi rivolgere al mercato nero privo di alcun conrollo.
E proprio sulla base del modello tedesco che è stata formulata “Io Coltivo”, la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall’Associazione Meglio Legale insieme a una rete di oltre 30 partner. La sottoscrizione della proposta, lanciata lo scorso dicembre, e giunta già a 35.000 firme, è possibile online con l’Identità Digitale (SPID) al sito https://www.iocoltivo.org/
«Siamo vicini alla fine di un’era. Un grande paese europeo sceglie di percorrere la via della regolamentazione e questo è un evento che avrà conseguenze nel resto d’Europa. Le inutili e dannose politiche repressive perdono terreno, sta al nostro paese decidere se prenderne atto o rimanere il fanalino di coda. In Italia fumare Cannabis non è un reato, ma coltivarla per uso personale è punibile con il carcere fino a 6 anni: la proposta “Io Coltivo” vuole correggere uno dei più grandi paradossi sulle leggi sulle droghe in questo paese» ha detto Antonella Soldo, coordinatrice dell’associazione Meglio Legale.